Wilson Pickett

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Blues Brothers - Il mito continua

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Soul to Soul

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Only the Strong Survive

Wilson Pickett (Prattville, 18 marzo 1941 – Reston, 19 gennaio 2006) è stato un cantautore statunitense di R&B e musica soul. È conosciuto per le sue interpretazioni potenti, grintose e cariche di pathos, che hanno fatto di lui uno dei principali esponenti della soul music. Fu citato come esempio da imitare dal cantante italo-francese Nino Ferrer nel brano La pelle nera. Pickett - che ha avuto anche una (peraltro breve) carriera italiana - partecipò per due volte al Festival di Sanremo: nel 1968 cantando Deborah in coppia con Fausto Leali, e l'anno successivo Un'avventura, con l'allora relativamente poco conosciuto Lucio Battisti. Tra le sue interpretazioni di maggior successo si ricordano In the Midnight Hour, Land of 1,000 Dances, Mustang Sally, Hey Joe e Funky Broadway. La rivista Rolling Stone lo inserisce al sessantottesimo posto nella sua lista dei 100 migliori cantanti. Pickett nacque a Prattville, Alabama e crebbe cantando nel coro della Chiesa battista della sua città. Era il più giovane di 11 figli; definì sua madre "la più cattiva donna nel mio libro", raccontando alla scrittrice Gerri Hirshey: Pickett alla fine se ne andò a vivere con suo padre a Detroit nel 1955. A Detroit formò un gruppo gospel chiamato The Violinaires, che fece da spalla a Sam Cooke, The Soul Stirrers, The Swan Silvertones, e The David Sisters nella tournée delle chiese che si svolse in tutti gli Stati Uniti. Nel frattempo, la famiglia di Pickett si ingegnava per far quadrare i conti e quando Sam Cooke e Aretha Franklin iniziarono a suonare musica "profana" (che era allora come oggi una scelta più redditizia), Pickett si persuase a fare lo stesso. La prima occasione importante che gli venne offerta fu l'invito ad unirsi, all'inizio del 1959, ai gruppo The Falcons, una delle prime formazioni a portare il gospel in contesti più da grande pubblico, aprendo così la strada alla soul music, The Falcons avevano alcuni importanti membri che in seguito divennero famosi artisti solisti; quando Pickett entrò nel gruppo, erano già suoi membri Eddie Floyd e Sir Mack Rice. Il più grande successo di Pickett con i Falcons arrivò nel 1962, con I Found a Love, in cui era il cantante principale, che raggiunse la sesta posizione nelle classifiche R&B. Subito dopo aver registrato I Found a Love, Pickett firmò i suoi primi dischi da solista, incluso I'm Gonna Cry, la sua prima collaborazione con Don Covay, figura importante nella soul music del Sud. In questo periodo, Pickett registrò anche un demo per una canzone che aveva contribuito a scrivere, intitolata If You Need Me, una ballata soul contenente un parlato. Pickett mandò il demo alla Atlantic Records. Jerry Wexler, un produttore della Atlantic, ascoltò il pezzo e gli piacque così tanto che lo passò a un artista della casa discografica, Solomon Burke. L'interpretazione di Burke di If You Need Me divenne uno dei suoi maggiori successi ed è ora considerato un classico del soul, ma Pickett fu affranto quando scoprì che la Atlantic aveva dato ad altri la sua canzone. "Fu la prima volta che piansi in vita mia", avrebbe ricordato in seguito. Il primo grande successo da solista per Pickett arrivò con It's Too Late, un pezzo originale scritto da lui stesso (non va confuso con il classico di Chuck Willis con lo stesso titolo). Entrato nelle classifiche il 27 luglio 1963, raggiunse la posizione 7 della classifica R&B. Il suo successo convinse Wexler e la Atlantic a rilevare il suo contratto dalla Double L Records nel 1964. Atlantic lo fece lavorare con il famoso produttore Bert Berns, con cui Pickett incise Come Home Baby, un duetto pop con il cantante di New Orleans Tammi Lynn, ma il pezzo non entrò nelle classifiche. La definitiva consacrazione di Pickett sarebbe arrivata negli studi di registrazione della Stax Records a Memphis, dove incise In the Midnight Hour (1965), forse il suo pezzo più famoso. La genesi di "In the Midnight Hour" fu una sessione di registrazione del 12 maggio 1965 nella quale il produttore Jerry Wexler si avvicinò ai musicisti dello studio Steve Cropper e Al Jackson (della band Booker T. & the M.G.'s della Stax Records) e disse: "Perché non guardate qua?". Eseguì un passo di danza. Cropper spiegò in seguito durante un'intervista che Wexler disse loro che "questo era il modo in cui ballavano i bambini; mettevano l'accento sul due. In pratica, eravamo stati one-beat-accenter con un afterbeat; era come 'boom dah', ma ecco lì qualcosa che somigliava a 'um-chaw', proprio l'opposto in fatto di accento". La canzone che nacque da questo episodio affermò Pickett come una stella e diede alla Atlantic Records un significativo successo. Pickett registrò tre sessioni alla Stax durante quel viaggio a Memphis; oltre a In the Midnight Hour, incise anche Don't Fight It, 634-5789 e Ninety-Nine and One-Half (Won't Do), tre composizioni originali che aveva scritto in collaborazione con Eddie Floyd e Steve Cropper. Sono tutte canzoni considerate dei classici del soul. Per le successive sessioni, Pickett non sarebbe ritornato alla Stax; il proprietario dell'etichetta, Jim Stewart, non consentì più produzioni esterne dal dicembre 1965. Come risultato, Wexler portò Pickett negli studi della Fame, un altro studio di registrazione con legami ancora più stretti con la Atlantic Records. Ricavato in un magazzino di tabacco riadattato nella vicina Muscle Shoals, Alabama, la Fame aveva una grande influenza nel dare forma alla musica soul e Pickett vi registrò alcuni dei suoi maggiori successi, tra cui "Mustang Sally", "Funky Broadway" e quella che forse è la versione definitiva di "Land of 1000 Dances". Pickett fu anche un noto compositore di canzoni, i cui pezzi furono cantati da artisti come Led Zeppelin, Van Halen, The Rolling Stones, Aerosmith, i Grateful Dead, Booker T. & the M.G.'s, Genesis, Creedence Clearwater Revival, Hootie & the Blowfish, Echo & The Bunnymen, Roxy Music, Bruce Springsteen, Los Lobos, The Jam, Ani DiFranco e altri. All'inizio degli anni settanta Pickett aveva pubblicato alcuni altri successi, tra cui una cover di Hey Jude dei Beatles e una cover di "Sugar, Sugar" del gruppo The Archies. La sua ultima canzone di successo fu "Fire and Water" nel 1972. Pickett continuò sporadicamente a registrare canzoni con diverse etichette, ma al di fuori dalla musica la sua vita rimase problematica. Nel 1987 fu condannato a due anni con la condizionale e a una multa di 1000 dollari perché aveva nella sua auto una pistola carica. Nel 1991 fu arrestato perché sospettato di gridare minacce di morte passando in auto davanti al giardino del sindaco, a Englewood, nel New Jersey, e meno di un anno dopo fu processato per aver aggredito la sua compagna. Nonostante tutto ciò Pickett fu più volte premiato per i suoi successi musicali come compositore e interprete. Fu inserito nella prestigiosa Rock and Roll Hall of Fame nel 1991 e due anni dopo ricevette il premio come Pioniere del genere R&B dalla Rhythm and Blues Foundation. Nel 1993 fu arrestato per guida in stato di ebbrezza e condannato a un anno di prigione dopo aver investito con la propria auto un uomo di 86 anni. Pickett era stato in precedenza incarcerato per vari reati legati alla droga. Alcuni anni dopo la sua scarcerazione ritornò negli studi di registrazione e ricevette una candidatura ai Grammy Awards 1999 per l'album It's Harder Now. Comparve in un ruolo minore nella commedia musicale del 1998 Blues Brothers - Il mito continua, cantando 634-5789 (Soulsville, U.S.A.) alternandosi brevemente con il cantante e chitarrista Jonny Lang. Pickett morì per le conseguenze di un infarto in un ospedale vicino alla sua casa di Reston, in Virginia. Aveva 64 anni. Ebbe quattro figli. Al momento del decesso aveva una compagna. 1963 - It's Too Late 1965 - In the Midnight Hour 1966 - The Exciting Wilson Pickett 1966 - The Wicked Pickett 1967 - The Sound of Wilson Pickett 1968 - I'm in Love 1968 - The Midnight Mover 1969 - Hey Jude 1970 - Right On 1970 - Wilson Pickett in Philadelphia 1972 - Don't Knock My Love 1973 - Mr. Magic Man 1973 - Miz Lena's Boy 1974 - Pickett in the Pocket 1975 - Join Me and Let's Be Free 1976 - Chocolate Mountain 1978 - A Funky Situation 1979 - I Want You 1981 - Right Track 1987 - American Soul Man 1999 - It's Harder Now 1974 - Live in Japan 2009 - Live and Burnin' - Stockholm '69 2009 - Live in Germany 1968 1967 - The Best of Wilson Pickett 1971 - The Best of Wilson Pickett, Vol. II 1973 - Wilson Pickett's Greatest Hits 1992 - A Man and a Half: The Best of Wilson Pickett 2010 - Funky Midnight Mover: The Atlantic Studio Recordings (1962-1978) 1962 - If You Need Me 1963 - It's Too Late 1963 - I'm Done to My Last Heartbreak 1963 - My Heart Belongs to You 1964 - I'm Gonna Cry 1964 - Come Home Baby 1965 - In the Midnight Hour 1965 - Don't Fight It 1966 - 634-5789 1966 - Ninety Nine and a Half 1966 - Land of 1000 Dances 1966 - Mustang Sally 1967 - Everybody Needs Somebody to Love 1967 - I Found a Love Pt. 1 1967 - You Can't Stand Alone 1967 - Funky Broadway 1967 - I'm in Love 1967 - Soul Dance Number Three 1968 - I'm a Midnight Mover 1968 - I've Come a Long Way 1968 - She's Looking Good 1968 - I Found a True Love 1968 - Jealous Love 1968 - A Man and a Half 1968 - Hey Jude 1969 - Mini-skirt Minnie 1969 - Born to Be Wild 1969 - Hey Joe 1969 - You Keep Me Hangin' On 1970 - Engine Number 9 1970 - Sugar, Sugar 1970 - She Said Yes 1970 - Cole, Cooke, and Redding 1971 - Don't Knock My Love - Pt. 1 1971 - Don't Let the Green Grass Fool You 1971 - Call My Name, I'll Be There 1972 - Fire and Water 1972 - Funk Factory 1973 - Mr. Magic Man 1973 - Take a Closer Look at the Woman You're With 1973 - International Playboy 1974 - Soft Soul Boogie Woogie 1974 - Take Your Pleasure Where You Find It 1979 - I Want You 1980 - Live With Me 1987 - Don't Turn Away The Falcons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Wilson Pickett (EN) David Ritz, Wilson Pickett, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Wilson Pickett, su Last.fm, CBS Interactive. (EN) Wilson Pickett, su AllMusic, All Media Network. (EN) Wilson Pickett, su Discogs, Zink Media. (EN) Wilson Pickett, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. (EN) Wilson Pickett, su SecondHandSongs. (EN) Wilson Pickett, su Genius.com. (EN) Wilson Pickett, su Billboard. (EN) Wilson Pickett, su IMDb, IMDb.com. (DE, EN) Wilson Pickett, su filmportal.de. Unterberger, Richie. Wilson Picket 1999 induction profile via Alabama Music Hall of Fame Wilson Pickett via classicbands.com Escott, Colin. The Wicked Wilson Pickett. Boone, Mike. In The Midnight Hour Archiviato il 10 gennaio 2006 in Internet Archive.. via soul-patrol.com Associated Press (19 January 2006). Soul Singer Wilson Pickett Dies at 64 Muskal, Michael (19 January 2006). Soul Pioneer Wilson Pickett Dies at 64. Los Angeles Times Epstein, Dan (19 January 2006). Soul Legend Wilson Pickett Dies Archiviato il 6 ottobre 2008 in Internet Archive.. Rolling Stone Leeds, Jeff (19 January 2006). Wilson Pickett, 64, Soul Singer of Great Passion, Dies. New York Times Jansen, Lex (19 January 2006). Wilson Pickett at the Heart of Rock and Soul Wikipedia

 
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18 Marzo 1941 - 19 Gennaio 2006

64 anni 10 mesi e 1 giorni

 
 

Fimografia