Franco Freda

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La notte

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Una giornata particolare

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Professione: reporter

Franco Giorgio Freda, noto anche con lo pseudonimo di L'Editore negli ambienti di estrema destra (Padova, 11 febbraio 1941), è un terrorista italiano, appartenente all'area del neofascismo. Condannato nel processo di primo grado per la strage di piazza Fontana del 1969, fu assolto, in due successivi processi d'appello, con formula dubitativa per gli attentati esplosivi del 25 aprile 1969 e quelli ai treni dell'estate 1969, compiuti nell'ambito della cosiddetta strategia della tensione, e dichiarato colpevole dell'associazione sovversiva riconducibile al Gruppo di Ar, formato da sostenitori della casa editrice di ispirazione neofascista, tradizionalista e neonazista Edizioni di Ar, da lui stesso fondata nel 1963 e poi diretta (attività che gli valse il suddetto soprannome de l'Editore). Fu in seguito condannato per istigazione all'odio razziale in relazione alle vicende del Fronte Nazionale. Una successiva sentenza della Cassazione nel 2005 ha affermato che la strage di Piazza Fontana fu realizzata da «un gruppo eversivo costituito a Padova nell'alveo di Ordine Nuovo» e «capitanato da Franco Freda e Giovanni Ventura», dichiarandoli però non più processabili in quanto «irrevocabilmente assolti dalla Corte d'assise d'appello di Bari». Autodefinitosi politicamente "nazi-maoista", per le sue teorie a metà strada tra nazismo e maoismo e apertamente ispirato al pensiero e alle teorie di Julius Evola, al 2024 Freda è ancora attivo politicamente, collabora con diverse testate giornalistiche (ha anche curato sul quotidiano di destra Libero la rubrica culturale L'inattuale, durante la direzione di Maurizio Belpietro), gestisce Edizioni di Ar, e nel novembre 2022 la sua libreria di Avellino è stata perquisita dopo essere stata usata per l'indottrinamento di una cellula neonazista. Wikipedia

 
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Perugia, Italy

06 Gennaio 1925

99 anni 4 mesi e 17 giorni

 
 

Fimografia