Malik

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Perversione mortale

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Oz

Malik (in arabo ﻣﻠﻚ‎?), pl. mulūk, significa in lingua araba "re, sovrano". Il termine di per sé è un epiteto di Allah, tant'è vero che forma un nome teoforo (ʿAbd al-Malik, vale a dire "schiavo del Sovrano"), ma è impiegato per indicare la suprema carica di un'entità istituzionale, di grado tuttavia inferiore a quello di Califfo e, in effetti - a prescindere dai regni preislamici dei Ghassanidi o dei Lakhmidi - di esso si comincia a far largo uso dopo la frantumazione de facto del Califfato abbaside nel X secolo o di quello omayyade di al-Andalus nell'XI secolo. La radice di riferimento indica il concetto di "proprietà" e, letteralmente, il malik è il proprietario della "sua" entità statuale. Con la medesima radice etimologica, l'ebraico mal'ak (tradotto in greco antico con anghellos) è utilizzato nell'Antico Testamento per indicare i messaggeri inviati da Dio ai Suoi umani servitori. Wikipedia

 
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