Malik (in arabo ﻣﻠﻚ?), pl. mulūk, significa in lingua araba "re, sovrano".
Il termine di per sé è un epiteto di Allah, tant'è vero che forma un nome teoforo (ʿAbd al-Malik, vale a dire "schiavo del Sovrano"), ma è impiegato per indicare la suprema carica di un'entità istituzionale, di grado tuttavia inferiore a quello di Califfo e, in effetti - a prescindere dai regni preislamici dei Ghassanidi o dei Lakhmidi - di esso si comincia a far largo uso dopo la frantumazione de facto del Califfato abbaside nel X secolo o di quello omayyade di al-Andalus nell'XI secolo.
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