Sarah Kane

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4.48 Psychosis

Sarah Kane (Brentwood, 3 febbraio 1971 – Londra, 20 febbraio 1999) è stata una scrittrice e drammaturga britannica. La sua produzione, concentrata nell'arco di quattro anni (1995-1999), è costituita da cinque commedie e un cortometraggio; si è bruscamente conclusa con la sua morte, avvenuta per suicidio, nel febbraio 1999, quando aveva 28 anni. La sua drammaturgia, a livello estetico e formale, è stata oggetto di una progressiva trasformazione: dopo l'opera di esordio Blasted (1995), che si apre con una scena di impronta naturalista, accompagnata e seguita da immagini estreme di violenza e di sesso, contestate quasi unanimemente dalla critica britannica, seguono Phaedra’s Love e Cleansed, in cui la dimensione scenica e l'esibizione di crudeltà e tecniche scioccanti occupano ancora un posto notevole, ponendo tuttavia in modo più evidente che "ciò di cui Kane stava scrivendo era l'amore". La svolta "lirica" rappresentata da Crave, con la sua scrittura scarna e poetica, si evolve in senso radicale con l'ultima pièce-testamento, 4.48 Psychosis, basata unicamente sulla parola sganciata dalla dimensione visiva e corporea, che mette in discussione i confini stessi della creazione teatrale e ridefinisce il "rapporto fra testo e performance". Del suo lavoro, a lungo identificato con la corrente dell'in-yer-face theatre, e successivamente interpretato come poesia o "anatomia della passione", gli studi hanno posto in evidenza i legami con il teatro classico, elisabettiano e giacomiano, per giungere ad annoverarla, specie per il suo 4.48 Psychosis, fra gli esponenti del teatro postdrammatico. I temi trattati da Kane nelle sue opere riguardano essenzialmente questioni esistenziali, come "il posto dell'uomo nell'universo e la relazione con Dio, l'amore come ossessione, l'appagamento sessuale sia estatico che distruttivo", la brutalità umana. Wikipedia

 
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